Come la blockchain può impattare positivamente sulla sicurezza alimentare (e non solo)
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Secondo le previsioni di Gartner (2021), il valore aziendale generato dalla #blockchain crescerà a $176 miliardi entro il 2025 e a $3,1 trilioni entro il 2030. Secondo Fortune Business Insights 2021, si prevede che il mercato globale della blockchain crescerà da $7,18 miliardi nel 2022 a $163,83 miliardi entro il 2029, con un CAGR del 56,3% nel periodo di previsione 2022-2029.
Fra i settori di maggiore applicazione della blockchain sta emergendo la #supplychain, in modo particolare nella #FoodIndustry.
A questo riguardo, la pandemia di #COVID-19 ha avuto notevole impatto avendo fortemente aumentato la domanda di prodotti sicuri, sani e di certa provenienza. La cultura del mangiar sano e della sostenibilità dei prodotti alimentari consumati ha notevolmente cambiato le abitudini di acquisto e consumo da parte di molti consumatori.
All’interno della filiera agro-alimentare ci sono numerosi attori: #agricoltori, #produttori, agenzie di certificazione, agenzie governative, #logistica, #distributori, #rivenditori. Le inefficienze lungo questa filiera sono un problema globale influendo negativamente sui #prezzi al consumo, sulle #emissioni, sullo #spreco alimentare e sulla #freschezza dei prodotti. Secondo le #NazioniUnite (dati al 2021), si sprecano ogni anno circa 1,4 miliardi di tonnellate di cibo a causa delle inefficienze riscontrate nella filiera alimentare. La maggior parte delle aziende è infatti rallentata incredibilmente da processi manuali cartacei che rendono difficile e dispendioso identificare eventuali problemi.
Un’altra criticità innescata dalle inefficienze della filiera agro-alimentare sono i richiami dei prodotti. Tracciare gli alimenti lungo la catena di approvvigionamento richiede giorni, se non settimane, poiché le aziende faticano a tenere traccia di un mix di documentazione sui dati digitali e cartacei.
Infine, quella che è diventata una vera piaga nell’industria alimentare: le #frodi e le #contraffazioni che superano i $50 miliardi all’anno (Food Safety Net Service, 2020).
Tutto, dal miele e latte al pesce e all’olio d’oliva, è a rischio di adulterazione con conseguenze fortemente negative sulla #salute dei consumatori se pensiamo ad alcuni prodotti essenziali nella nostra dieta come l’olio di oliva o la pasta.
L’archiviazione digitale dei dati lungo l’intera filiera con la blockchain in modo #decentralizzato e #immutabile consente non solo #fiducia e #trasparenza ma soprattutto di identificare immediatamente eventuali anomalie. Abilitare un sistema che tiene traccia della perdita di prodotto, dello spreco e delle date di scadenza potrebbe far #risparmiare 150 miliardi di dollari all’anno (ONU, 2021) in spreco alimentare. Inoltre, può consentire un risparmio pari a circa $31 miliardi per le frodi alimentari a livello globale entro il 2024 e una riduzione dei costi del 30% (Juniper Research, 2019).
Infine, guardando agli aspetti di #reputazione e #corporateimage, la #differenziazione e la #sostenibilità sono i veri driver della #fidelizzazione dei consumatori che stanno diventando sempre più consapevoli: di recente, il 78% delle persone intervistate era disposto a cambiare le abitudini di consumo alimentare per ridurre il proprio impatto ambientale (C.O.nxt insights, 2021). I consumatori chiedono di sapere da dove proviene il cibo, l’effetto dei metodi di coltivazione e produzione, come sono stati trattati i lavoratori e gli animali durante il processo.
La fedeltà al brand non esiste senza qualità, sicurezza e sostenibilità. Una filiera agro-alimentare digitale alimentata dalla blockchain consente piena trasparenza e assoluto controllo in modo che i consumatori possano avere piena fiducia nel cibo che acquistano e consumano.